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Parma-Lazio 0-1: l'ombra di un grave errore su un match d'alto livello

Al "Tardini" è andato in scena un vero e proprio incontro scacchistico tra due squadre ben organizzate, che conferma tanto le ambizioni biancocelesti quanto la solidità ducale.

Parma-Lazio 0-1: l'ombra di un grave errore su un match d'alto livello
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10 Febbraio 2020 - 08.51


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Di Marco Buttafuoco

La Lazio supera, non agevolmente, l’esame Parma. A decretarlo è stata una partita intensa e ben giocata da ambedue le squadre, che si sono equivalse, sostanzialmente, per tutta la partita.
Certo la Lazio è superiore per fluidità e facilità di gioco, alla squadra ducale. L’azione della squadra di Inzaghi è scorrevole, armoniosa e più efficace di quella dei Ducali, soprattutto quando passa fra i piedi di un Luis Alberto che stasera ha, una volta di più, incantato per la sua essenzialità, il suo colpo d’occhio, la sua capacità di aprire con grande semplicità gli orizzonti del gioco.
Il Parma ha replicato con una manovra più complicata ma anche tenuto botta, rispondendo, colpo su colpo a centrocampo (buone prove di Hernani e Brugman). Alla fine il possesso palla a favore dei romani è stato del 54% contro un significativo 46% dei crociati (non abituati certo a questo tipo di gioco).
A ben vedere anche le occasioni da rete sono state rare da entrambe le parti, ma con una leggera prevalenza da parte degli emiliani. Lo stesso gol di Caicedo è nato da un bel cross di Luis Alberto, ma anche da un rimpallo sfortunato e da un colpo d’anca di Hernani che ha liberato l’ecuadoregno, a due passi da Colombi.
Difese efficienti, quindi.  Un po’ sottotono, invece, entrambi gli attacchi, con Immobile e Caicedo, da una parte, ingabbiati a perfezione dai quattro terzini del Parma, e Cornelius dall’altra, poco supportato da un Caprari ancora non inserito negli schemi di D’Aversa. Kulusevski entrato nel secondo tempo, ha aperto maggiormente il gioco, con le sue accelerazioni devastanti e ha sfiorato il gol, al morire della partita, con uno dei suoi micidiali tiri ad effetto che ha lambito la traversa.
L’uomo più pericoloso dei ducali è stato comunque un Gagliolo sempre più sorprendente. Quello che rimarrà nel ricordo degli spettatori di entrambe le parti sarà una partita giocata molto bene da entrambe le squadre, un match di scacchi, senza errori o approssimazioni, nonostante la grande intensità, sempre appassionante, mai scontato. Se si possono con facilità inquadrare i migliori è anche difficile mettere nel mirino prestazioni scadenti. I due attaccanti della Lazio, ad esempio, pur non brillando, si sono mossi con generosità e hanno tenuto sul chi vive i difensori avversari. 
Probabilmente il pareggio sarebbe stato un risultato più consono all’andamento dei novanta minuti, ma sono riflessioni che, come sempre, lasciano il tempo che trovano. La Lazio ha sfruttato al meglio l’occasione migliore, il Parma pur giocando benissimo è spesso mancato al momento dell’ultimo passaggio, della finalizzazione.
Resta sul match, ed è un vero peccato, l’ombra di un errore arbitrale, che ha ignorato totalmente un fallo in area di  Acerbi (autore di una grande prestazione) , che si è aggrappato alla maglia di Cornelius in piena fase di recupero.
Sarebbe stato meglio che il Var fosse intervenuto a fugare ogni dubbio e a sedare polemiche sempre dannose.
La Lazio, con questa impresa continua la sua serie strabiliante ed entra in piena pole scudetto. Il Parma può guardare al futuro con grande serenità.

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