Sei partite senza vittorie con i tre punti che mancano da Brescia-Lecce 3-0 del 14 dicembre scorso e ultimo posto in coabitazione con la Spal. Una situazione complicata che ha convinto il presidente Cellino ad esonerare nuovamente Corini per affidarsi a Diego Lopez, chiamato al compito di provare a raggiungere una complicatissima salvezza.
Capitano del sodalizio sardo ai tempi della gestione Cellino, Lopez, 45 anni, comincia la sua carriera da allenatore proprio alla guida del Cagliari nell’autunno 2012, chiamato dall’attuale presidente del Brescia, in coppia con Ivo Pulga, del quale è inizialmente vice, essendo privo del patentino. In Sardegna centra la salvezza al primo anno per poi essere esonerato e sostituito ad aprile del 2014, proprio dallo stesso Pulga.
Successivamente nel giro di un anno e mezzo allena prima nella stagione 2014/2015 il Bologna in Serie B e poi subentra a Ballardini nel 2017 in A al Palermo: entrambe le esperienze si chiudono con un esonero in primavera. A sei mesi dall’esperienza in rosanero viene chiamato da Giulini ancora dal Cagliari per sostituire Rastelli, centrando la salvezza per poi tornare in Uruguay alla guida del Penarol, che ha guidato fino a tre mesi fa vincendo il titolo nel 2018.
Nella sua carriera da allenatore Lopez si è sempre mosso tra il 4-3-1-2 e il 3-5-2 proponendo sempre un calcio essenziale basato su un pressing forte in fase di non possesso che ha negli inserimenti dei centrocampisti verso la porta l’elemento peculiare. Il suo stile sembra essere dunque funzionale alle caratteristiche di questo Brescia, bisognoso di trovare immediatamente continuità.
Cambia la panchina del Brescia: chi è Diego Lopez, il successore di Corini
Dopo aver concluso la sua esperienza alla guida del Penarol, l'ex capitano e allenatore del Cagliari torna in Italia. A lui il complicato compito di condurre le Rondinelle alla salvezza.
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5 Febbraio 2020 - 11.43
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