Laporta torna sull'esonero di Koeman: "Avremmo potuto farlo prima, me ne assumo tutte le responsabilità"

Il presidente del Barcellona torna a parlare a proposito di allenatore passato, presente e futuro, ammettendo le proprie colpe per quanto riguarda l'olandese e confermando l'interesse per Xavi

Laporta torna sull'esonero di Koeman: "Avremmo potuto farlo prima, me ne assumo tutte le responsabilità"
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29 Ottobre 2021 - 19.18


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Oggi a Barcellona è stato tempo di presentazioni a seguito dell’ufficialità dell’esonero di Koeman, con Sergi Barjuan, tecnico del Barca B, ufficializzato come nuovo tecnico almeno fino alla sfida Champions il 2 Novembre contro la Dinamo Kiev, dopo la quale potrebbe esserci il ritorno a casa dell’ex capitano Xavi, attuale allenatore dell’Al-Saad.
Le parole che hanno fatto sicuramente più rumore durante la conferenza sono state quelle del presidente Joan Laporta che, oltre a ringraziare comunque per quanto fatto (la vittoria della Copa del Rey come unico trofeo vinto sotto la gestione dell’olandese) una vera e propria bandiera da giocatore del club come Roland Koeman, ci ha tenuto a specificare che i motivi dell’esonero riguardano “i cattivi risultati”, sottolinenando che il tecnico ad interim Barjuan ha tutta la fiducia del club affinché possa portare risultati migliori, anche perché “il club è vivo, sia per quanto riguarda La Liga sia in Champions”.

Sull’ormai ex tecnico di Barcellona, Everton, Southampton e Nazionale Oranje tra le altre, il presidente ha rivelato di come la relazione con lui vada bene, “ha capito la nostra decisione e che gli esoneri fanno parte del calcio, la trattativa per risolvere il suo contratto sta andando bene perché noi rispetteremo l’accordo preso”.
Laporta ha poi detto che forse sarebbe stato meglio esonerare prima l’olandese ma ne assume le responsabilità perché “se guardiamo i risultati, dopo la rinnovata conferma abbiamo battuto Dinamo Kiev e Valencia” e, parlando a proposito di presunte trattative con Xavi, ribadisce che l’idea era quella di “tenere Koeman fino alla fine del suo contratto perché è un mito del barcelonismo e gli siamo grati, è un uomo del club e questa sarà sempre casa sua”.
Per quanto riguarda Xavi, 767 presenze con il club catalano, il presidente ribadisce che un giorno allenerà il Barcellona e rivela di parlare con l’ex centrocampista fin dalla campagna elettorale, anche se ufficialmente non può dire nullla perché “non sarebbe professionale e non voglio mettere a rischio la scelta del nuovo allenatore, ci stiamo comunque lavorando”.

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