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Balotelli: "Io capitano della Nazionale? Sarebbe un bel segnale per gli immigrati"

Super Mario è finito di nuovo nel mirino dei razzisti: è una cosa che fa molto male e dà fastidio

Balotelli: "Io capitano della Nazionale? Sarebbe un bel segnale per gli immigrati"
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redazione Modifica articolo

3 Giugno 2018 - 17.27


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Lui è un giocatore controverso, amato e odiato dalle tifoserie delle squadre per le quali ha giocato.
Ma, per fortuna, è stato osannato e criticato, per quello che ha fatto o non ha fatto nell’ambito della sua professione di calciatore.
Ma ultimamente, visto il vento reazionario e xenofobo che si respira, Balotelli è tornato nel mirino dei razzisti, visto che pur sempre (per i razzisti) si tratta di un africano nato in Italia e che nulla ha a che fare con la ‘razza bianca’. Frasi vergognose sui sociale e anche in uno striscione sugli spalti dopo il suo ritorno in nazionale.
Supermario
“Il razzismo fa molto male, dà fastidio. E’ ora che l’Italia diventi come tanti Paesi, più aperta, e cominci a integrare le persone che vengono da fuori”. E’ la riflessione di Mario Balotelli alla vigilia dell’amichevole a Torino con l’Olanda. “Essere il capitano? Sono qui per fare gol – dice -: si può essere un esempio anche senza indossare la fascia”, anche se “sarebbe un bel segnale per gli immigrati africani rappresentare il mio Paese da originario africano e capitano. Il nuovo governo? Non sono ancora un politico, quando lo sarò risponderò…”.

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